Ti è mai capitato di osservare un’inserzione su Facebook e chiederti perché certi annunci sembrano fatti su misura per te, mentre altri passano inosservati? Una buona parte del merito (o della colpa) è del copy, cioè delle parole che compongono il Testo Principale, il Titolo e la Descrizione. Se stai cercando un metodo chiaro per gestire e testare queste sezioni, sei nel posto giusto.
Qui esploreremo come strutturare in maniera efficace il contenuto testuale di un’inserzione Facebook, come utilizzare le funzioni di creatività dinamica per provare diverse versioni, e come analizzare i risultati per identificare le varianti che portano più conversioni.
Ricapitoliamo la struttura di un annuncio su Facebook
Prima di tutto, definiamo le varie componenti. Quando crei un’inserzione, normalmente hai:
- Creatività (immagine o video) – La parte visiva dell’annuncio, che cattura l’attenzione fin dal primo istante.
- Testo Principale (Primary Text) – Le righe che appaiono di solito sopra o accanto all’immagine o al video.
- Titolo (Headline) – Il testo in grassetto sotto l’immagine, più breve rispetto al Testo Principale.
- Descrizione (Description) – Il testo che compare sotto il Titolo (non sempre visibile in tutti i posizionamenti).
È fondamentale comprendere questo schema, perché molti utenti guardano prima l’immagine, poi leggono rapidamente il Titolo e soltanto se incuriositi passano al Testo Principale (o alla Descrizione). Sapere come ragiona chi scorre il feed ti aiuterà a impostare le informazioni in modo più efficace.

Come caricare il contenuto testuale nel Pannello Ads Manager
La parte pratica dell’inserimento del copy spesso è più semplice del previsto, ma va fatta con attenzione. Ecco i passaggi principali:
- Accedi all’Ads Manager e seleziona la campagna e l’annuncio (livello “Inserzione”) che desideri modificare.
- Scorri verso il basso fino a trovare la sezione dedicata alla Creatività dell’Inserzione.
- Inserisci il Testo Principale, il Titolo e la Descrizione nei rispettivi campi.
- Se hai attivato la creatività dinamica, potrai caricare più versioni per ciascuna di queste aree.
Ricorda: se non usi la creatività dinamica, avrai un’unica versione di Testo Principale, Titolo e Descrizione. In quel caso, le prove andranno fatte manualmente, creando più inserzioni duplicate con testi differenti.
Perché usare la Creatività Dinamica
La funzione di Creatività Dinamica ti consente di caricare varie versioni di Testo Principale, Titolo e Descrizione. Sarà la piattaforma a combinarle in modo automatico, mostrando al pubblico versioni diverse e raccogliendo dati su quella che funziona meglio.
Perché è utile?
- Ti fa risparmiare tempo: non devi creare manualmente decine di inserzioni diverse.
- L’algoritmo di Facebook è in grado di identificare più rapidamente la combinazione vincente.
- Puoi testare diverse strategie di copy (breve, lungo, con domande, con offerte dirette) senza fare troppi passaggi aggiuntivi.
Il consiglio più comune è di provare 3-5 varianti per ogni sezione (Testo Principale, Titolo e Descrizione). Questo numero è abbastanza ampio per sperimentare soluzioni diverse, ma non eccessivo al punto da complicare troppo l’analisi.
Testo Principale: come catturare l’attenzione fin dalla prima riga
Il Testo Principale è la prima parte che appare sopra (o accanto) alla creatività. Di solito le persone ne vedono solo le prime righe, e devono cliccare “Vedi Altro” per leggere il resto. Quindi la prima frase è fondamentale: va considerata come un “hook” (gancio) che stimoli la curiosità e spinga a continuare la lettura.
Sperimentare con la lunghezza
- Copy breve: adatto a messaggi diretti e veloci, o quando il prodotto/servizio è molto conosciuto. Spesso si tratta di due o tre frasi che entrano subito nel vivo.
- Copy lungo: può essere utile se hai bisogno di spiegare in dettaglio come funziona ciò che offri, se racconti una storia o se vuoi trasmettere più emozione. In questo caso, fai attenzione a non risultare prolisso o noioso.
Se non sai quale lunghezza preferire, carica due o tre versioni di Testo Principale: una più corta e una più lunga, e confronta i risultati.
Differenti tipologie di “hook”
- Chiamata a una località: “Ciao Roma! Sapevi che…” Se il target è geograficamente definito, menzionare la città fa subito pensare “Oh, sta parlando proprio a me.”
- Domanda diretta su un problema: “Sei stanco di svegliarti con la pelle secca ogni mattina?” Chi ha questo problema si sentirà riconosciuto e sarà più propenso a leggere oltre.
- Domanda per stuzzicare la curiosità: “Qual è il più grande errore che commetti quando cerchi di risparmiare in casa?” A volte, semplicemente la voglia di scoprire la risposta spinge a proseguire.
Focus sui benefici, non solo sulle caratteristiche
Un errore comune è concentrarsi esclusivamente sulle caratteristiche tecniche del prodotto o del servizio. Invece, bisogna evidenziare i vantaggi tangibili per l’utente. Ad esempio:
- Caratteristica: “Questo materasso è realizzato con una speciale schiuma memory.”
- Beneficio: “Dormirai meglio, ti alzerai più riposato e la tua schiena non ti farà più male.”
Le persone spesso comprano sulla base di cosa guadagnano (comfort, sicurezza, risparmio di tempo), non solo sulle specifiche tecniche.
CTA (Invito all’Azione) nel Testo Principale
Infine, nel Testo Principale puoi anche testare diversi tipi di CTA:
- Diretto: “Prenota subito la tua consulenza.”
- Morbido: “Scopri di più su come risolvere il tuo problema con una consulenza rapida.”
Provare diverse CTA ti permette di capire quale stile funziona meglio con il tuo pubblico. In alcuni casi, un comando netto (“Compra ora!”) può essere efficace; in altri, un tono più amichevole e leggermente meno imperativo (“Vuoi saperne di più?”) ottiene risposte migliori.
Titolo: il secondo testo che l’utente legge
Il Titolo compare in grassetto sotto la creatività (immagine o video). Di solito è il primo pezzo di testo che viene notato dopo l’elemento visivo. È bene tenerlo:
- Breve e incisivo: su mobile potrebbe essere tagliato se eccessivamente lungo.
- Esplicito nel comunicare il vantaggio o l’offerta: “Sconto 40% per chi acquista entro venerdì”, “La soluzione definitiva contro le macchie di umidità”, ecc.
- Soggetto a test: prova almeno 3 varianti, cambiando qualche parola chiave. Può sembrare una piccolezza, ma a volte un sinonimo può influenzare la resa dell’inserzione.
Descrizione: completare il messaggio (quando appare)
La Descrizione è il testo che viene visualizzato sotto al Titolo, di solito con un font più piccolo. Non è presente su ogni posizionamento (ad esempio, su alcune storie o reels potrebbe non esserci), ma dovresti comunque sfruttarla quando è disponibile.
Come puoi usarla?
- Ripetere l’offerta, con parole diverse.
- Aggiungere dettagli extra: se la tua offerta ha una scadenza, qui puoi specificarla di nuovo.
- Inserire un’altra CTA: a volte ripetere l’invito all’azione in modo differente può aumentare il coinvolgimento.
Esempio:
- Titolo: “Corso di Yoga Online”
- Descrizione: “Lezioni disponibili 24/7 per adattarsi alla tua routine. Iscriviti ora!”
Come analizzare i risultati: il ruolo del Breakdown
Una volta che hai caricato tutte le varianti (3-5 per Testo Principale, Titolo e Descrizione), dovrai capire quali funzionano meglio. Per farlo:
- Apri l’Ads Manager e vai all’Ad.
- Seleziona “Dettagli”
- Trova l’opzione che divide i risultati per “elemento di creatività dinamica”.
- Visualizza le performance divise tra i vari Testi Principali, i vari Titoli e le varie Descrizioni.

In questo modo vedrai quali combinazioni ottengono più clic, conversioni o altre azioni rilevanti. Non affidarti solo al costo per clic: guarda anche metriche come conversion rate, costo per risultato, oppure il CTR (tasso di clic). Una versione del testo potrebbe avere molti clic ma poche vendite, mentre un’altra potrebbe generare meno clic ma più acquisti effettivi.
Ottimizzare dopo aver testato
Dopo aver raccolto i dati, è il momento di ottimizzare. Ecco i passaggi principali:
- Individua le varianti peggiori: se un testo ha un costo per conversione troppo alto o un CTR bassissimo, è ora di archiviarlo.
- Concentra le risorse sulle varianti vincenti: se noti che un certo Titolo e un certo Testo Principale hanno successo, prosegui con quelli come base.
- Crea nuove varianti: non fermarti, perché spesso il pubblico “si stanca” di vedere sempre lo stesso annuncio. Prova micro-cambiamenti al testo vincente, inserendo un’altra CTA o un nuovo aggancio iniziale.
Questo è un processo iterativo: test, analisi, ottimizzazione, e poi nuovi test. Più dati raccogli, più affini la capacità di “parlare” al tuo pubblico.
Esempi pratici di copy
Facciamo qualche esempio per chiarire le differenze tra un copy breve, uno più lungo e uno con approcci diversi. Immaginiamo di pubblicizzare un corso online di cucina vegetale.
Versione A (Testo breve, CTA diretta)
-
Testo Principale
“Cerchi nuove idee per i tuoi pasti? Prova il nostro corso di cucina vegetale e rivoluziona la tua alimentazione!
Clicca e iscriviti subito.” -
Titolo
“Impara a cucinare piatti sani e gustosi” -
Descrizione
“Accedi alle lezioni quando vuoi: solo per un periodo limitato.”
Versione B (Testo più lungo, CTA morbida)
-
Testo Principale
“Hai mai pensato di variare la tua dieta con piatti vegetali?
Spesso si crede che cucinare senza carne o latticini sia complicato, ma in realtà può essere semplice e divertente.
Nel nostro corso online scoprirai ricette facili e veloci per ogni occasione.
Vuoi saperne di più? Dai un’occhiata qui sotto!” -
Titolo
“Cucina vegetale a portata di mano” -
Descrizione
“Prova la prima lezione gratuitamente.”
Versione C (Domanda sul problema)
-
Testo Principale
“Sei stanco di non sapere mai cosa cucinare a cena?
Con il nostro corso di cucina vegetale, trasformi ingredienti comuni in ricette creative e gustose!
Non lasciarti sfuggire questa opportunità: la tua tavola ti ringrazierà.” -
Titolo
“Rendi speciali le tue serate con ricette vegetali” -
Descrizione
“Abbonamento mensile flessibile: iscriviti e inizia subito!”
Altri consigli e accorgimenti utili
- Controlla regolarmente le impostazioni: a volte, anche un piccolo cambiamento al budget o al targeting può riportare la campagna a impostazioni predefinite (incluso il copy). Assicurati che tutto sia rimasto come desideri prima di confermare.
- Evita testi troppo lunghi nel Titolo: potresti rischiare di vederlo tagliato su mobile.
- Sfrutta elenchi puntati o numerati nel Testo Principale, specialmente se usi un copy più lungo. Rendono la lettura più scorrevole e aiutano a evidenziare i benefici.
- Monitora sempre le Policy di Facebook: se parli di argomenti “delicati” (salute, finanza, tematiche personali), assicurati di rispettare le regole sulla pubblicità per evitare che l’inserzione venga bloccata.
- Stagionalità: se vendi prodotti stagionali, adegua il tuo copy alle festività o ai periodi di maggiore richiesta (es. “Regali di Natale per i più golosi” in un annuncio di pasticceria).
- Non fermarti mai ai primi risultati: la pubblicità su Facebook cambia costantemente. Ciò che funziona oggi potrebbe perdere efficacia tra un mese.
Conclusioni
Creare annunci efficaci su Facebook non è solo questione di una bella immagine o di un video accattivante. Il Testo Principale, il Titolo e la Descrizione svolgono un ruolo cruciale nel determinare se l’utente cliccherà o meno. Per questo:
- Stabilisci più varianti di copy, così da dare alla piattaforma la possibilità di trovare la combinazione vincente.
- Monitora i risultati con il Breakdown per elemento di creatività dinamica, così da scoprire quali varianti convertono meglio.
- Ottimizza: elimina le varianti che non funzionano e concentrati su quelle più performanti, testando sempre nuovi piccoli cambiamenti.
Avere successo con le Facebook Ads è un processo continuo, non un’operazione da fare una volta sola. L’algoritmo si evolve, così come gli interessi del pubblico.
