Come Strutturare i Video

Hai presente quella sensazione che provi quando guardi un filmato di un evento e pensi: “Wow, mi sembra di essere lì!”? Ecco, lo stile “run and gun” serve proprio a questo. Si tratta di un approccio di ripresa che non si basa su storyboard rigidi, ma sulla reattività del videomaker: si filma ciò che accade al volo, senza troppi piani preliminari. È un metodo perfetto se vuoi produrre contenuti autentici e coinvolgenti, soprattutto nel mondo degli eventi dal vivo, dove tutto può cambiare in un secondo.

In questa guida, ti accompagnerò in un viaggio completo tra i vari elementi che compongono un video evento dal taglio narrativo e leggermente “cinematografico.” Ti serviranno semplicemente una videocamera o anche un buon smartphone (molti utilizzano una GoPro con risultati sorprendenti) e la voglia di sperimentare. Non devi possedere attrezzature costose o conoscenze super-tecniche: come vedremo, è più importante la creatività e la capacità di raccontare una storia.

Struttura generale del video: una panoramica

Parliamo innanzitutto della ricetta base. È una sorta di flusso che puoi riproporre a vari livelli di complessità (se ti manca il tempo, puoi sempre ridurre o accorciare alcune parti). Eccoti la scaletta:

  1. Pattern interrupt (o cold open)
  2. Intro – Spesso arricchita da B-roll o brevi scene introduttive
  3. Establishing shot o montaggio di apertura (facoltativo, ma consigliato)
  4. Contenuto principale (intervista, discorso, interazione con il pubblico)
  5. Montaggio con “sorpresa divertente” (o momenti di transizione)
  6. Outro – Chiusura con riepilogo, ringraziamenti e invito all’azione

Tutto qui? Quasi. In realtà ci sono sfumature di cui parleremo nei prossimi paragrafi. Ma questa è la struttura essenziale che può funzionare sia con video lunghi (anche 20 minuti) sia con video più brevi (magari 3-4 minuti). L’obiettivo è sempre lo stesso: catturare e poi mantenere l’attenzione di chi guarda.

Pattern Interrupt: l’arte di spiazzare

Cos’è il pattern interrupt? È quel segmento iniziale di pochi secondi (a volte anche due o tre soltanto) progettato per far scattare la curiosità dello spettatore. Qualcosa di bizzarro, inaspettato o “fuori posto” rispetto all’argomento del tuo video. La forza del pattern interrupt sta nell’elemento sorpresa. Le persone scorrono feed infiniti sui social o saltano da un video all’altro su YouTube. Se vuoi che si fermino, devi offrire subito un “gancio” accattivante. Pensa a brevi scene buffe, effetti sonori inaspettati, immagini fuori contesto o personaggi particolari (magari il tuo cane che appare all’improvviso).

Consigli pratici per realizzare un pattern interrupt:

  • Usa un’immagine o una scena che non c’entra (quasi) nulla con l’argomento.
  • Punta su suoni vivaci o effetti speciali di breve durata.
  • Sii rapido: 2-3 secondi possono bastare.
  • Non preoccuparti di essere perfetto: l’idea è solo spingere lo spettatore a chiedersi “Che sta succedendo?”.

Di solito si tratta del momento più semplice da creare e anche quello su cui spendere meno tempo. Una piccola stranezza visiva può fare miracoli.

Intro: presentati e spiega dove vuoi arrivare

Superato lo shock del pattern interrupt, lo spettatore vuole sapere due cose: chi sta parlando e perché deve continuare a guardare. Ecco allora che arriva l’intro, fase in cui puoi spiegare:

  • Chi sei (o chi è il protagonista del video).
  • Di cosa parlerai.
  • Perché vale la pena restare fino alla fine.

In certi casi, potresti farla brevissima: “Ciao, sono Luca e oggi ti mostrerò come migliorare i tuoi video con pochi trucchi. Iniziamo!”. Oppure, se hai un contesto più elaborato (tipo una conferenza importante), puoi inserirti direttamente tra clip di B-roll, inquadrature del pubblico, scene dell’evento, e lasciare che la voce fuori campo (voice-over) illustri ciò che sta accadendo.

Suggerimento: prova a creare un intro che unisca la tua presentazione a un’anticipazione di ciò che vedranno. Si usa spesso la formula: “Ti dirò cosa sta per succedere. Ora te lo mostro. Poi vedrai il riassunto finale.”

B-roll ed Establishing Shots: raccontare visivamente

Invece di limitarti a dire “Ci sono 9000 persone qui”, perché non mostrare la folla con una panoramica o un time-lapse? Qui entra in gioco il concetto di B-roll: si tratta di riprese secondarie che vanno a integrare o coprire il tuo parlato.

  • Funzione pratica: coprire i tagli di montaggio (quei momenti in cui togli “ehm” e “uhm”, oppure tagli parti morte del discorso). Se nel video parli ininterrottamente, a volte devi fare tagli netti. Mettere qualche clip di B-roll sopra quei tagli rende tutto fluido.
  • Funzione narrativa: arricchire la storia con immagini che supportano il discorso. Se parli di creatività, potresti mostrare qualcuno che scrive ispirato su un quaderno. Se citi una grande conferenza, fai vedere l’ingresso con il cartellone principale, magari gente che fa la fila o i badge degli speaker.

Establishing shot significa letteralmente “ripresa che stabilisce il contesto.” Un volo di drone sulla città, una panoramica dell’interno sala, un cartellone gigante con il nome dell’evento. Serve a far capire dove ti trovi e a dare il senso geografico e spaziale dell’azione.

Contenuto principale

Dopo aver catturato l’attenzione e preparato il terreno, arriva il momento di “dire quello che devi dire.” Se il tuo video è un’intervista, questa sezione mostrerà la conversazione. Se stai facendo un vlog su un evento, qui potresti inserire i momenti salienti del tuo speech, interazioni con il pubblico o chiacchiere con altri relatori.

La regola generale è la seguente: “Dì loro quello che stai per dire, poi dillo, poi ripeti ciò che hai detto.”

  • Fase 1 (Intro): “Tra poco vedremo come affrontare X.”
  • Fase 2 (Contenuto): “Ecco i passaggi fondamentali per X.”
  • Fase 3 (Outro): “Ricordate, abbiamo visto come fare X in modo efficace.”

Questo approccio è fondamentale soprattutto se pubblichi contenuti educativi, perché aiuta a memorizzare le informazioni.

B-roll a supporto: mentre parli o mostri l’intervista, puoi inserire scene collegate. Se stai spiegando “come trovare idee per il tuo business,” potresti aggiungere immagini di persone che lavorano al computer, che pianificano su una lavagna, che discutono in team. Questo rende il video più scorrevole e dinamico.

Copertura degli errori: se l’intervistato si inceppa, fai un taglio e copri con una clip di B-roll che regala continuità. L’audio procede senza intoppi e chi guarda vede immagini diverse, rimanendo concentrato sulla narrazione.

Montaggio e “sorpresa divertente”: non annoiare lo spettatore

A volte, dopo un po’ di contenuto parlato, la soglia di attenzione può calare. Ecco si inserisce spesso un piccolo stacco musicale o un mini-montaggio frizzante: qualche secondo di musica ritmata e immagini veloci, oppure un momento umoristico.

Perché questa “sorpresa” è utile?

  • Serve a spezzare il ritmo e dare ossigeno a chi sta guardando.
  • Permette di mostrare qualche scena in più (magari momenti di backstage o reazioni del pubblico).
  • Può accompagnare un passaggio narrativo: ad esempio, se stai passando da un’intervista a una visita allo stand di un altro relatore, un montaggio musicale di transizione aiuta a “cambiare argomento” senza apparire brusco.

Outro: chiudi con stile e invito all’azione

Se lo spettatore è arrivato fin qui, significa che il tuo video lo ha davvero coinvolto. È il momento di concludere, tirare le fila di tutto e, se desideri, invitare chi guarda a fare qualcosa:

  • Visitare il tuo sito o blog.
  • Iscriversi alla tua newsletter.
  • Lasciare un commento o un like.
  • Partecipare a un evento, un corso o qualsiasi altra iniziativa che offri.

L’outro è anche lo spazio giusto per recap: “Abbiamo appena visto come creare un video evento, sperimentare con il run and gun, introdurre B-roll e così via…” e sottolineare nuovamente il motivo per cui è utile approfondire.

Alcuni scelgono di piazzare il proprio logo in sovrimpressione per ricordare il brand, magari con un breve suono.

Ricorda: se hai un prodotto o un servizio da menzionare, fallo con naturalezza, come se stessi parlando con un amico. Il messaggio suonerà più sincero e meno “commerciale”.

Qualche nota su audio e luci

Ok, magari stai pensando: “Bello tutto, ma ho paura che la qualità audio rovini il risultato.” Certo, un buon microfono o almeno un registratore esterno potrebbe essere l’ideale, però nel run and gun spesso funziona anche un microfono direzionale semplice. Molte GoPro catturano un audio accettabile se la stanza non è troppo rumorosa.

  • Controlla il volume: se ti trovi in un luogo affollato, attento ai suoni di fondo. Puoi rimediare con semplici filtri audio in fase di montaggio o trovare un angolo più silenzioso.
  • Luci: negli eventi, spesso hai luci colorate, faretti o proiettori. Se non puoi controllarli, almeno assicurati di regolare l’esposizione per non avere immagini bruciate o troppo buie.

Consigli di montaggio e ritmo narrativo

Se vuoi un risultato più “cinematografico,” ecco alcune dritte:

  1. Tagli rapidi sulle scene più movimentate: applausi, musica, gente che si muove. Mantieni un ritmo veloce per rispecchiare l’energia del momento.
  2. Transizioni morbide: dissolvenze o passaggi fluidi quando vuoi segnalare uno scorrere di tempo o un cambio di giornata.
  3. Inserisci testi in sovrimpressione: scritte brevi, magari con il nome del relatore o la didascalia di un concetto chiave.
  4. Attenzione alla colonna sonora: una traccia coinvolgente può dare grande spinta emotiva. Valuta piattaforme di musica royalty-free.
  5. Evita grandi blocchi di parlato in campo fisso: spezza con B-roll o inquadrature da altre angolazioni (se hai più telecamere).

Anche la semplicità può risultare vincente. Non serve essere Spielberg: un pizzico di creatività nell’alternare immagini ed espressioni aiuta lo spettatore a non abbandonare il video.

Esempio di scaletta rapida

Mettiamo che vuoi realizzare un mini-video di 5 minuti sul un evento. Potresti seguire questa mini-scaletta:

  1. Pattern interrupt (3 secondi): un close-up sui tuoi occhi spalancati o un breve clip comico di te che sbagli ingresso all’evento.
  2. Intro (20 secondi): “Ciao, sono Marta. Siamo al ……………, un ritrovo pazzesco per chi apprezza marketing e tecnologia. Tra poco ti mostrerò i momenti più interessanti!”
  3. Establishing shot (10 secondi): ripresa della location dall’esterno, logo del summit all’entrata, folla che entra.
  4. Contenuto (2-3 minuti): interviste ai relatori e al pubblico, breve spezzone del tuo intervento sul palco, qualche spaccato di networking.
  5. Montaggio divertente (20 secondi): musica rapida con immagini di stand, gadget, gente che sorride, magari un ballo collettivo.
  6. Outro (20 secondi): “Ed eccoci alla fine! Se vuoi saperne di più sulle tecniche che abbiamo discusso, visita il mio sito o iscriviti alla newsletter. Alla prossima!” + Logo finale.

Il tutto condito da B-roll ben dosato e qualche effetto sonoro. In questo modo, hai un assaggio di tutto l’evento racchiuso in pochi minuti.

Conclusioni

Abbiamo attraversato tutti i passaggi della realizzazione di un video evento in stile Smart Marketer, con un occhio al formato “run and gun.” Ecco un riepilogo veloce:

  • Pattern interrupt: aggancia l’attenzione con qualcosa di sorprendente.
  • Intro: presentati e spiega perché vale la pena continuare.
  • B-roll / Establishing shots: mostra la location e la folla, arricchisci la storia visiva.
  • Contenuto principale: interviste, discorsi, momenti salienti. Spiega e approfondisci.
  • Montaggio / Divertimento: inserisci una breve sequenza energica o un elemento a sorpresa.
  • Outro: saluta, riassumi e invita a compiere un passo successivo (visita un sito, iscriviti, commenta).

Non sentirti obbligato a usare tutte le componenti al 100%: la “modularità” ti consente di aggiungere o togliere elementi a seconda del contesto e della lunghezza desiderata.

Ultimo consiglio, la spontaneità conta tantissimo. Puoi pianificare in anticipo alcuni momenti, ma rimani aperto a improvvisare se capita qualcosa di interessante. Se un passante dice una frase buffa, filma e usala come intermezzo. Se c’è un partecipante che fa una domanda brillante, inserisci lo spezzone nel video. Proprio come succede negli eventi live, le cose più belle talvolta arrivano quando non te l’aspetti.

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