Ti sei mai chiesto come testare efficacemente nuove creatività su Facebook Ads, soprattutto se hai già in mente un pubblico “vincente”? In questa guida, ti mostrerò come gestire il Creative Testing in modo ordinato e strategico, partendo dalle basi del budget, passando per la configurazione delle campagne e arrivando all’analisi dei risultati.
Premessa: chi dovrebbe testare le creatività e chi no
Prima di tutto, bisogna capire se è il momento giusto per dedicarsi ai test delle creatività:
-
Budget giornaliero sotto i 50 dollari
Se rientri in questa categoria, consigliamo di concentrarsi su una struttura estremamente semplice:- Un singolo ad set
- Una sola creatività (o comunque un numero molto limitato di annunci)
- Approccio CBO (Advantage Campaign Budget) o ABO, ma con un solo ad set non c’è differenza.
In pratica, con poco budget devi consolidare i dati il più possibile. Fare test con molti annunci e troppi componenti rischierebbe di disperdere risorse e rallentare l’apprendimento dell’algoritmo.
-
Budget giornaliero oltre i 50 dollari
Se puoi investire di più (ad esempio 100, 200 o anche 1.000 dollari al giorno), ha più senso dedicare una parte di spesa ai test, perché disponi di una “massa critica” sufficiente a far girare più creatività e a raccogliere risultati in tempi ragionevoli. In questo caso, la guida che segue è particolarmente utile.
Nota: Anche se il tuo budget è basso, leggendo questa guida potresti comunque ottenere spunti e idee per il futuro, quando deciderai di aumentare la spesa.
Scegliere l’audience giusta: “chi è il mio pubblico vincente?”
Il Creative Testing va sempre fatto su un pubblico che abbia già dimostrato di funzionare in passato. Può trattarsi di:
- Lookalike (se hai uno storico di clienti che convertono con frequenza)
- Stack di interessi (se hai individuato un insieme di interessi che portano traffico profittevole)
- Pubblico Ampio (Broad) con Advantage Plus (valido spesso per e-commerce o se Facebook ha già parecchi dati accumulati)
Se invece sei all’inizio e non hai la minima idea di chi puntare, di solito conviene partire con un pubblico ampio (Broad), magari aggiungendo qualche piccolo “aiuto” a Facebook. Ad esempio, se fai Lead Gen per business coach, potresti inserire titoli lavorativi come CEO, Founder, Director per dare una traccia iniziale all’algoritmo.
Importante: escludi i segmenti di retargeting (chi ha già visitato il sito, chi ha acquistato, chi ti segue da tempo sui social, ecc.), così da non far sovrapporre il pubblico caldo ai tuoi test. Separa sempre Top of Funnel e Retargeting in campagne diverse, per evitare che i vecchi visitatori vedano messaggi pensati per chi ti scopre la prima volta.
Struttura di base per il Creative Testing
Suggeriamo di mantenere i test in ABO (Ad Set Budget Optimization), con un ad set dedicato a ciascun “concetto” o “angolazione” che vuoi verificare. Il motivo è semplice: con ABO puoi forzare un budget specifico su ogni ad set, assicurandoti che l’algoritmo non finisca per spendere tutto su una sola creatività o un solo angolo.
Esempio di suddivisione
- Campagna: Creative Testing
- Ad set 1: Angolo/Concetto A
- 2-3 annunci (video o immagini) basati su quell’angolo
- Ad set 2: Angolo/Concetto B
- 2-3 annunci con lo stesso tema, ma materiale creativo diverso
- Ad set 3: Creatore diverso o stile di video differente
- Ad set 1: Angolo/Concetto A
Angoli, concetti e creatori
- Angolo: se vendi prodotti skincare, un angolo può essere “anti-acne,” un altro “anti-rughe,” un altro ancora “pelle luminosa.”
- Concetto: tipi di contenuto (demo del prodotto, unboxing, testimonianza del fondatore, meme ironico, immagine statica con testo, ecc.).
- Creatori: persone che realizzano l’UGC. Ad esempio, un ragazzo di 25 anni vs. un uomo di 40, oppure influencer di generi diversi.
Dentro ogni ad set, puoi ragionare così: un concept “Unboxing” con 2-3 varianti (cambia l’hook iniziale, la durata del video, la thumbnail) restando sullo stesso messaggio di fondo. In questo modo, alla fine potrai dire con certezza: “Ho testato la storyline ‘Unboxing’ in 3 versioni, spendo 30 dollari al giorno e vedo quale performa meglio.”
Dinamico o no? Il “Dynamic Creative” di Facebook
Quando usarlo (soprattutto per immagini)
- Se vuoi testare più immagini, titoli e testi primari senza superare le 20 combinazioni totali.
- Ti aiuta a scoprire in modo rapido quali testi e titoli funzionano meglio, senza creare manualmente decine di annunci.
Per non disperdere il budget, attenzione a non caricare troppi elementi. Ad esempio, se hai 5 creatività, 4 testi primari e 4 titoli, arrivi a 5 x 4 x 4 = 80 combinazioni. Probabilmente Facebook investirà l’80% del budget su 1-2 combinazioni, trascurando tutte le altre. Un test troppo largo non ti permette di capire cosa funziona e cosa no.
Un metodo popolare: “3-2-2”
- 3 Creatività
- 2 Testi Primari
- 2 Titoli
In totale 3 x 2 x 2 = 12 combinazioni, più gestibili. Dopo 7-10 giorni, guardi i risultati per combinazione (breakdown by asset) e scegli il mix migliore. Poi estrai la combinazione vincente, crei un post ID dedicato e lo porti in una campagna di scaling.
Video Testing: attenzione al breakdown
Per i video, talvolta il breakdown (analisi delle singole varianti) non appare in modo chiaro in Dynamic Creative. Se noti che non riesci a distinguere bene le performance dei singoli video, potresti preferire creare annunci separati. In altre parole, niente Dynamic: metti un annuncio con video1, un annuncio con video2, e così via, per vedere quanti clic e acquisti genera ciascuno.
Dal test al “vincitore”: come fare scaling
Poniamo che un annuncio (magari un video specifico) emerga come vincente nel tuo Creative Testing Campaign. Cosa fare dopo?
- Estrai il Post ID dell’annuncio che ha funzionato meglio (Facebook Ads Manager ti consente di farlo dal tab “Anteprima” e “Post ID”).
- Crea una nuova campagna di Scaling su CBO (Advantage Campaign Budget), inserendo 3-4 ad set con diverse audience (Broad, Stacked Interests, Lookalike).
- Carica quel post ID all’interno di ogni ad set (quindi la stessa creatività in 3-4 ad set differenti).
- L’algoritmo deciderà come distribuire il budget tra le audience, cercando di massimizzare i risultati.
In questa fase, non ha senso insistere sull’equa distribuzione del budget (ABO): vuoi solo più vendite e se un ad set vince, è giusto che prenda più budget. A questo punto, l’obiettivo è ottenere efficienza con la creatività vincente, non testare in maniera “equa.”
Monitorare e ottimizzare: occhio ai dati e ai tempi
Quanto tempo osservare un test?
Generalmente, consigliamo 7-10 giorni. Se in 2-3 giorni hai già perso una cifra pari all’Average Order Value (AOV) senza acquisti su una determinata creatività, potresti spegnerla prima. D’altro canto, se la spesa per quell’annuncio è molto bassa e non accumula dati, potresti volerlo lasciar girare un po’ di più o trovare un modo di “forzare” un budget dedicato (ad es. in ABO con meno combinazioni).
Documentare i risultati: creatività e trend
Prova a tenere un foglio di calcolo o un documento di analisi per registrare:
- Nome della creatività (es. “Unboxing Ad – 30s – Hook 1”)
- CPM, CTR, CPC, CPA (o ROAS)
- Durata del test
- Andamento negli ultimi 7, 30 e 90 giorni
- Eventuali note su cambi di testo, thumbnail, data di lancio
In questo modo, potrai capire se il calo di performance è temporaneo oppure se dopo 60 giorni la creatività ha perso efficacia. Se noti un lento deterioramento, puoi procedere con nuove variazioni (nuovo hook, taglio diverso dei primi secondi, reimpacchettamento del copy).
Analisi qualitativa: capire “perché” una creatività funziona
Oltre ai meri numeri, cerca di interrogarti sui motivi di una buona performance:
- Chi appare nel video? È affine al tuo target?
- Il ritmo è rapido o lento? Forse il pubblico reagisce meglio a video brevi e incalzanti.
- C’è una forte CTA (chiamata all’azione)?
- La miniatura (thumbnail) cattura l’attenzione?
- Il testo primario è breve, medio o lungo?
- Il titolo in sovrimpressione o la grafica accentuano un aspetto chiave (es. offerta, beneficio, testimonianza)?
Più comprendi i fattori di successo, più potrai replicarli nelle prossime creatività. Ad esempio, se hai visto che il pubblico adora i “video con una testimonial donna 30-40 anni in ambiente domestico,” potrai realizzare più varianti con lo stesso stile, cambiando la persona o il testo, ma mantenendo quell’atmosfera.
Creatività vincenti vs. struttura
La struttura delle campagne e la suddivisione ABO/CBO sono importanti, ma la qualità delle creatività resta il fattore principale. Se un annuncio colpisce il cuore e la mente delle persone, anche un pubblico generico (Broad) può convertire bene. Questo spiega perché Facebook stesso afferma che gran parte dei risultati dipende dal creative factor.
Conclusioni
Per riassumere
- Stabilisci il tuo budget per il Creative Testing: se sei sotto i 50 dollari al giorno totali, forse è meglio non lanciarti in test elaborati. Rimani su un unico ad set e una/due creatività.
- Se hai più risorse (sopra i 50 dollari/giorno), pianifica una porzione di spesa (30-40%) da dedicare ai test.
- Usa ABO per testare i tuoi angoli/concept, forzando una quota di budget dedicata a ciascun gruppo.
- Limita le combinazioni: non superare 20 varianti se sfrutti il Dynamic Creative.
- Monitora i risultati per 7-10 giorni; spegni ciò che non converte e sostituisci con nuove varianti.
- Estratto l’annuncio vincente, porta il suo Post ID su una campagna di scaling CBO con diverse audience. Lascia che Facebook distribuisca il budget a piacimento.
- Documenta tutto in un foglio di calcolo o un tool di project management, tenendo traccia di metriche e ipotesi.
- Analizza i motivi del successo delle creatività vincenti (hook, persona in video, copy, stile, durata, ecc.) per ripetere gli elementi che funzionano nei prossimi test.
Seguendo questi passaggi, avrai una metodologia chiara per testare annunci su Facebook Ads in modo ragionato, evitando la confusione di troppe campagne e troppe variabili. Ricorda sempre: la creatività giusta può superare qualsiasi barriera di targeting, mentre la struttura più sofisticata al mondo non salverà una creatività che non piace al pubblico.
