Guida Dettagliata alle Evergreen Campaign in Meta Ads

Hai presente quella sensazione di aver bisogno di un asset pubblicitario che lavori ininterrottamente per te, capace di attirare sempre nuovi utenti e clienti? Quella sorta di “motore” perpetuo che, una volta avviato, genera risultati in maniera continua, lasciandoti il tempo di sperimentare altre cose altrove? Ecco, tutto questo si avvicina molto al concetto di “Evergreen Campaign” su Facebook Ads.

Molte persone si concentrano su campagne sperimentali (magari testando nuove creatività o nuove copy) ma, di rado, si parla del grande vantaggio di avere una struttura sempre attiva che possa catturare traffico o lead in modo costante. In questa guida proverò a mostrarti come impostare una Evergreen Campaign da cima a fondo, quali logiche è bene seguire e perché suddividere il budget in un certo modo potrebbe rivelarsi la chiave di volta per i tuoi progetti.

Non voglio soltanto elencare passaggi “tecnici.” Mi piacerebbe anche discutere di come potresti integrare questa struttura con le altre campagne (ad esempio quelle di retargeting o di creative testing), così che l’intero ecosistema pubblicitario funzioni in modo fluido. E se a un certo punto ti senti un po’ confuso, non preoccuparti: è normale — Facebook Ads può diventare parecchio complesso. Ma tranquillo, faremo un passo alla volta.

Come si Inserisce l’Evergreen Nella Tua Strategia?

Iniziamo con una panoramica generale. Se già hai diverse campagne attive, hai notato che alcune sono votate ai test (provi nuove grafiche, nuovi copy) mentre altre servono a intercettare utenti che hanno già visitato il tuo sito (retargeting). Ecco, la Evergreen Campaign si colloca tra questi due poli come una campagna rivolta a un pubblico freddo o semi-freddo, ma con un approccio “pulito” e sistematico.

In pratica, una volta che hai testato e trovato una o più creatività che funzionano bene, le sposti all’interno di questa campagna evergreen, così da avere un flusso costante di potenziali clienti. L’idea di fondo è: “Se funziona, non voglio spegnerlo — anzi, voglio farlo girare finché rende.” Magari la definisci come “TOF/Evergreen,” dove TOF sta per Top of Funnel (cioè pubblico freddo, che non ti conosce ancora).

Lo scopo primario è creare un “contenitore” di inserzioni, su base di un budget fisso, destinato a generare lead o vendite in modo continuo, sfruttando l’algoritmo di Facebook per trovare il pubblico giusto, in linea con i tuoi obiettivi.

Scelta della Struttura: Perché il CBO?

In molti si chiedono se convenga impostare il budget a livello di set di inserzioni (ABO) oppure a livello di campagna (CBO). Per la Evergreen Campaign, è consigliabile ricorrere al CBO (Campaign Budget Optimization). Perché? Semplice: se vogliamo dare la massima libertà all’algoritmo di allocare la spesa dove vede maggiori opportunità, il CBO può diventare un alleato prezioso.

Invece di impostare 10 euro al giorno su un set e 10 su un altro, lasci che Facebook capisca da solo se uno dei set performa meglio e, di conseguenza, distribuisca più budget a quest’ultimo. Se il tuo obiettivo è cercare l’efficienza costante, CBO favorisce una sorta di “competizione” interna tra i set di inserzioni. Poi, quando l’algoritmo capisce che uno supera l’altro, il flusso di denaro si sposta di più da quella parte — e tu porti a casa risultati più stabili.

Suddivisione del Budget: Un Possibile Approccio 40/40/15/5

Facciamo finta che tu abbia un budget di 100 euro al giorno da dedicare alle Facebook Ads (giusto per semplificare il discorso). Come puoi segmentarlo?

  • 40% alla Evergreen Campaign: questa è la campagna “stabile,” quella che punta a generare costantemente vendite o lead da un pubblico freddo.

  • 40% alla Creatività e ai Test: qui sperimenti nuove idee, nuovi visual, nuovi copy. Alcune funzioneranno, altre no. Ma è qui che si coltivano le campagne vincenti del domani.

  • 15% al Retargeting: è essenziale per trasformare i visitatori indecisi in acquirenti convinti, magari con un annuncio che ricorda loro ciò che hanno visto sul tuo sito.

  • 5% al Post-Purchase: se hai prodotti vendibili in modo ricorrente o servizi che possono generare upsell, è utile dedicare una piccola percentuale per mantenere i clienti già acquisiti e proporre loro offerte aggiuntive.

Chiaramente non è un dogma. È solo uno schema che permette di non “sballare” l’intero sistema quando si testano nuovi annunci che potrebbero non rendere al meglio. Invece, se li mescoli in un’unica campagna con i tuoi pezzi forti, rischi di vedere il costo per risultato crescere e di bruciare parte del budget.

Composizione della Evergreen: I Tre Ad Set Fondamentali

La regola di base, per far funzionare l’equilibrio, è creare tre tipologie di target all’interno della stessa campagna. In questo modo, se uno stenta, gli altri due possono mantenere numeri sufficientemente buoni. E se uno spicca il volo, potresti anche decidere di duplicarlo o di incrementarne il peso (magari riallocando parte del budget). Ecco i set su cui puntare:

  1. Broad

    • Niente interessi specifici.

    • Può includere fasce di età, geolocalizzazioni e lingue.

    • Sfrutta il potere dell’algoritmo, che cercherà di individuare da solo gli utenti potenzialmente più adatti.

    • Questo è il set preferito da chi ha prodotti o servizi con appeal ampio, e spesso funziona bene con creatività davvero coinvolgenti.

  2. Lookalike

    • Se possiedi pubblici personalizzati interessanti (es. chi ha acquistato, chi ha compilato un form, chi ha visitato spesso il tuo sito), puoi chiedere a Facebook di trovare persone simili (lookalike).

    • Attenzione all’“Advantage Lookalike” (ex “espansione lookalike”): se disattivato, Facebook rimane entro i confini di quello specifico pubblico; se attivato, spazia un po’ oltre. Dipende da quanto vuoi restringere il bacino.

    • Per l’e-commerce, potresti creare un lookalike degli acquisti passati, di chi ha aggiunto prodotti al carrello, di chi ha visitato pagine chiave. Se invece vendi servizi, puoi pensare ai lookalike di chi ha lasciato i propri contatti, prenotato consulenze, ecc.

  3. Stack di Interessi

    • Qui inserisci un numero variabile (diciamo tra 3 e 10) di interessi correlati alla tua nicchia.

    • Ricordati di togliere l’opzione “espansione interessi Advantage,” se preferisci che Facebook non aggiunga ulteriore pubblico.

    • L’importante è non scegliere interessi a caso. Chiediti: “Chi acquisterebbe davvero il mio prodotto?” Se vendi caffè, potresti puntare su chi ama Starbucks, su impiegati di uffici, o su chi segue pagine dedicate all’espresso italiano. Più sei specifico, meglio è.

Come Inserire le Inserzioni Vincenti nell’Evergreen

Ora probabilmente ti starai chiedendo: “Ma devo realizzare le inserzioni da zero?” La risposta è no, se hai già fatto un percorso di test altrove (magari in una campagna ABO dedicata alle nuove creatività). Quando trovi un annuncio che funziona, puoi “promuoverlo” qui dentro.

Come fare? Invece di creare un ad ex novo, puoi usare il metodo dell’esistente post su Facebook. Entri nella sezione “Condividi” (Share), scegli “Facebook post con commenti” e ti copi l’ID del post. Poi, nella Evergreen Campaign, vai su “Usa un post esistente,” incolli quel codice, e il gioco è fatto. Così facendo, ti porti dietro i like, i commenti e le condivisioni che l’annuncio ha già accumulato. In pratica, sfrutti subito la “social proof,” lasciando ai potenziali clienti la sensazione di trovarsi davanti a qualcosa di già apprezzato da altri.

Attenzione: non eliminare l’annuncio originale nella campagna di test se continua a performare bene. Regola aurea: mai spegnere un annuncio che ti sta portando risultati. Lascialo lavorare, mentre la versione clonata con lo stesso post ID inizierà a portare performance anche nella Evergreen. Se in futuro dovesse calare, valuterai se stoppare qualcosa, ma di solito preferisci tenerli entrambi finché producono.

Come Funziona il Budget in una CBO Evergreen

Facciamo un esempio concreto. Hai stanziato 40 euro al giorno per la Evergreen (circa il 40% del tuo budget totale, se segui lo schema 40/40/15/5). Lanci la campagna con i tre ad set descritti:

  • Broad

  • Lookalike

  • Stack di interessi

All’interno di ciascun ad set, usi la stessa creatività (o più creatività vincenti, se ne hai diverse). La bellezza del CBO è che Facebook, in automatico, alloca più o meno budget a uno dei tre set, a seconda delle performance. Magari la Broad assorbe 25 euro, mentre il Lookalike ne usa soltanto 10, e lo Stack 5. Dopo un po’ di tempo, se vedi che la Broad produce lead a 2 euro l’uno, mentre lo Stack li produce a 4 euro, sappi che Facebook cercherà di dare più rilievo alla Broad. Risultato? Ottieni il miglior costo per lead globale.

Questo approccio “darwiniano” fa in modo che la campagna si auto-ottimizzi. Con l’andare delle settimane, potresti scoprire che uno degli ad set muore di sete (viene ignorato dall’algoritmo) perché non riesce a competere. In un certo senso, è un’informazione utile: sai che il tuo pubblico Lookalike (per esempio) non rende come volevi. A quel punto, potresti provare una variazione o puntare su un altro set.

Differenza tra Evergreen e Retargeting

Un piccolo chiarimento: la evergreen è dedicata, quasi sempre, al cosiddetto “top of funnel,” cioè a chi non ti conosce. Il retargeting, invece, punta a chi ha già avuto contatti con il tuo brand (ha visitato il sito, aggiunto prodotti al carrello, fatto un passaggio intermedio). Tenere separate queste due logiche aiuta a capire quali risultati derivano dai nuovi visitatori e quali derivano dagli utenti di ritorno.

Inoltre, i costi variano: spesso il retargeting ha un costo per conversione più basso (perché parli a persone già interessate), mentre la evergreen potrebbe averlo più alto. Va bene così: sono due pubblici differenti e hanno funzioni diverse nel tuo funnel.

Errore da Evitare: Inserire Ads Non Testati

Uno dei problemi più comuni è posizionare nella evergreen annunci non ancora validati. Spesso, chi è impaziente inserisce le ultime idee creative direttamente qui, sperando di “farle decollare.” Il rischio? Se l’annuncio è debole, finisce per alzare il costo per conversione dell’intera campagna, erodendo i tuoi guadagni. E la colpa potrebbe essere soltanto di quella creatività poco riuscita.

Meglio avere una campagna ABO a parte, dove puoi testare senza timori. Trovi un vincente? Bene, lo porti nella evergreen. Lo so, può sembrare una procedura un po’ lunga, ma ti assicura di mantenere questa campagna sempre efficiente e con un costo per risultato più prevedibile.

Aggiornamento Periodico: Quando Inserire Nuove Creatività

Una evergreen ben costruita potrebbe resistere mesi, ma non è detto che tu debba lasciarla uguale per tutto questo tempo. Anzi, se nel frattempo scopri altre creatività vincenti nella campagna di test, portale nella evergreen. Mantieni un occhio vigile su eventuali saturazioni e, quando noti che un annuncio inizia a stancare il pubblico (frequenza alta, commenti negativi o calo delle conversioni), valuta di sostituirlo.

In altre parole, la evergreen non è un fossile intoccabile. È più un flusso controllato, dove inserire periodicamente novità già convalidate. In un certo senso, la paragono a un “menù stagionale.” Quello che va forte a primavera potrebbe non piacere più a ottobre, e viceversa. Quindi, perché ostinarti a tenere un annuncio superato?

Conclusioni:

Mettiamo tutto insieme:

  • Hai una campagna di test (ABO), dove sperimenti nuove idee, grafiche e testi, su un pubblico abbastanza ampio (o più set se vuoi segmentare). Prendi nota di ciò che funziona.

  • Hai una evergreen (CBO), con 3 set di inserzioni (broad, lookalike, stack interessi), in cui sposti gli annunci vincenti. Qui investi una parte significativa del tuo budget, perché serve a portare risultati costanti.

  • Hai un retargeting (in ABO o CBO), dedicato a chi ha già interagito col tuo brand e deve ancora completare l’acquisto o l’azione desiderata.

  • Gestisci un budget che non metta troppa pressione sulla evergreen quando sperimenti idee rischiose.

  • Monitori regolarmente costi, frequenze e feedback del pubblico.

Con questa struttura, ottieni un ecosistema equilibrato, dove ogni campagna ha una funzione chiara. Vuoi scoprire creatività di successo? Vai nella campagna di test. Vuoi mantenere un flusso di vendite o lead da pubblico freddo? Eccoti la evergreen. Vuoi recuperare chi ha abbandonato il carrello o il modulo? Ci pensa il retargeting.

I vantaggi di questo approccio sono molteplici. Prima di tutto, eviti che gli annunci deboli alzino i costi della tua campagna principale. In secondo luogo, se un annuncio spopola, puoi semplicemente copiarne l’ID e goderti la social proof in tutti i set. Infine, di mese in mese, accumuli dati preziosi su quali target funzionano meglio, quali creatività invecchiano prima e come reagisce il mercato a ogni variazione.

Anche se la evergreen mira alla stabilità, ti consiglio di non rinunciare del tutto alla creatività. Ogni tanto puoi introdurre qualcosa di nuovo per vedere come reagisce il pubblico. Se ti accorgi che i costi vanno alle stelle, non è un fallimento. È un’informazione utile: quella creatività, in quell’esatto contesto, non ha funzionato. Potresti rivedere il design, il copy, o perfino l’angolo di marketing.

È normale che soltanto una parte delle idee generi rendimenti notevoli. Il “gioco” sta proprio nel testare con prudenza, mantenendo viva la campagna evergreen che ti dà certezze, mentre esplori orizzonti differenti. Così avrai sempre un piede ben piantato su terreno solido, e l’altro pronto a muoversi su sentieri nuovi.

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